manireristi Parmigianino e reaisti lombardi
Arte
Pag 349 palazzo farnese sede dell’ambasciata di Francia. Facciata: palazzo rinascimentale struttura a tre piani 1 piano detto piano nobile e 2 piano piano della servitu’. I tre piani sono della medesima altezza durante il 1400. Possono essere decorati con vari tipi di bugnato. Questi tipi di palazzi vengono presi in considerazione anche nel 500 con delle modifche pero’. X il plazzo farnese abbiamo una visione anticlassica. Il primo piano e’ + grande e il cornicione e’ incombente. Esempio anche di donato Bramante che non ha il piano della servitu’ anche se si rifa’ ad un modello classico. A pian terreno possimano notare delle “tabernae”. Diverso uso quindi del palazzo.
Pag 350 jacopo Barozzi realizza il palazzo massimo alle colonne. Egli declina il manierismo bramantesco e michelangiolesco e realizza il palazzo farnese a Caprarola Castello che domina la cittadina ma anche una villa x il giardino. Palazzo a pianta petagonale pianta piuttosto atipica che serve come “bizzarria” per trovare il bello ideale.
Visione di un edificio nel parco dei mostri di Bomarzo realizzato da Pirro Ligorio altro importantissimo artista manierista. Il parco viene definito come coesistenza di regola tecnica e assenza di regola estetica.
Parmigianino: miglior allievo di Correggio. Egli pero’ durante la sua vita si perde per l’alchimia o la cosiddetta magia bianca.
Pag 353 fig 16.47 Parmigianino [parallelismo con escher] autoritratto che rivela una precocita’ artistica quindi la genialita’ come quella di michelangelo. Il genio veniva considerato un dono divino che doveva manifestarsi fin dalla giovane eta’(geni si nasce e non si diventa). Altra particolarita’ del dipinto e’ una bizzarria x la posa su uno specchio convesso.
Pag 354 fig 16.48 Parmigianino. Salta subito all’occhio il collo tr lungo e sproporzionato della madonna. Questo viene interpretato ome un tentativo di ricerca della bellezza ideale. Il seno ben riconoscibilie indica la madonna del latte. Il bambino pero’ e’ troppo lungo. Anche qui possiamo trovare lo sperimentalismo anticlassico e la ricerca del bello ideale.
Chiesa di santa maria alla steccata ultimi affreschi che P. realizza a Parma. Le vergini sagge (figure allegriche che rappresentano una parabola con relativa morale cristiana del vangelo).
Pag 355 fig 16.50 Vincenzo Campi [in collaborazione con Giulio(piu’ importante) Vincenzo(piu’ giovane) e Antonio, I suoi fratelli] importante il quadro perche’ evidenzia il cosiddetto realismo lomabardo
Caravaggio nel 1592 appare come una meteora a roma come pittore di nature morte e figure a mezzo busto. Gli storici dell’arte hanno indagato nell’arte lombarda del 500 decenni immediatamente precedenti alla formazione di Caravaggio e hanno visto che il genere artistico della natura morta afforntata con tanto realismo appartiene alla tradizione detta lombarda. Non confondere il termine lombardo con quello padano. Distinzione tra realismo lombardo (mil e Cremona) quello emiliano (caracci a Bologna) e quello veneto.
Fig16.49 pag 354 Parmigianino. l’ermellino sembra vivo
Pag 357 ritratto di moroni (forse realizzato da grumelli) messo a contfronto con un ritratto di stato di fil II fatto da tiziano. Tipico esempio di pittura veneta anche se viene realizzato a Bergamo. Città molto molto vicina a milano pervasa ormai dal realismo lombardo.